Parlo di libri ogni millemila anni e quando lo faccio è per una tavanata del genere. Shame on me!
Però ero curiosa. Curiosa di sapere che cosa ci fosse scritto in questa fanfiction AU su Twilight. Curiosa di sapere dove sono rotolati i gusti per la lettura delle ragazzette questa volta. Curiosa di leggere il libro di cui tutte parlano.
Ora… ci sono almeno due cose che ci dovrebbero preoccupare riguardo all’ultima frase. Analizziamola.
Il libro di cui tutte parlano
Per prima cosa: quel tuttE. Un po’ mi fa sospettare che avremo sottomano un testo di dubbio gusto. Perché – vero – non tutto quello che è diretto in maniera preponderante al pubblico femminile è male (non proporrò al mio ragazzo di leggere Orgoglio e pregiudizio, ma non perché è un brutto libro), ma credo che le possibilità che esca qualcosa di dubbio gusto aumentano…
Seconda cosa: di cui tutte PARLANO. Non che tutte leggono, che tutte amano, che tutte bramano. Tutte ne parlano. Un quarto delle persone dicono che è carino, i restanti tre quarti che è una ciofecata. Però è vero, tutte ne parlano.
Quindi, perché non parlarne pure io?
Dubito che leggerò il libro per intero (no, non preoccupatevi, non l’ho comprato), per ora ho letto due capitoli. Inizierò a commentare il primo. Quindi… ecco a voi, Cinquanta sfumature di grigio!
1: Donne che inciampano nella propria idiozia
La storia inizia con la nostra protagonista, Ana, alle prese con una chioma ribelle. È nervosa perché deve andare a intervistare un dirigente d’azienda di successo che sta a Seattle (a 200 km da dove vive), perché la sua coinquilina strappona dai capelli ramati – direttrice del giornale universitario – è malata, malattissima. Ha persino il pigiama di flanella rosa coi coniglietti. È davvero, davvero malata. Kate, l’amica/coinquilina/giornalista/compagna di università, non ha permesso ad Ana di sapere nulla sul tizio che sta per intervistare; le ha dato un foglio con le domande e l’ha scagliata nella sua macchina super-veloce in modo che si levasse dalle scatole. Giusto per farle fare (e fare a sua volta) bella figura con un tizio che l’ha fatta penare nove mesi per un appuntamento, manco fosse un parto! Non è chiaro il perché di tutto questo mistero circa l’identità del signor Grey, ma ho il dubbio che, semplicemente, l’autrice volesse farci conoscere il coprotagonista in maniera diretta.
Ana arriva davanti all’edificio di Mr Grey e osserva sulle porte a vetri dell’ingresso, in caratteri molto sobri, la scritta GREY. T’oh guarda, i casi della vita! La accolgono tre segretarie bionde e gnocche e, dopo un paio di incisi* che non mi hanno convinta del tutto, viene scortata accanto all’ufficio del Lui della storia.
Ana confessa di sentirsi tremendamente fuori luogo in quel mondo di tailleur color antracite (ecco una delle sfumature di grigio) e di eleganza e perfezione: Non ho mai amato le interviste a tu per tu, preferendo l’anonimato di una discussione di gruppo, dove posso sedermi in fondo alla stanza e farmi notare il meno possibile. Anzi, per essere onesta, la cosa che preferisco in assoluto è rimanere per conto mio a leggere un romanzo inglese, raggomitolata in una poltrona nella biblioteca del campus. Lo sentite anche voi l’urlo dalla valle? FANFICCYNAAAAAAAAAAAAAAA!!! L’avete sentito?
Comunque… è giunto il momento dell’Incontro. Sta per essere ricevuta. Lei apre la porta… e inciampa. No, non sto riassumendo, tagliando il passaggio di un topo di fogna che le intralcia il cammino, non sto evitando di dire che il tappeto è un po’ sollevato solo per ridicolizzare la protagonista. Lei fa questo: Apro la porta e inciampo. Ma perché? In cosa sei inciampata? È stato suggerito nella propria idiozia e può anche essere.
Scopriamo che lui è un ventisettenne bello. Ma non bello e basta, proprio bello. Ma non solo bello, davvero davvero bello. E non lo noti solo per i primi tre minuti, lui è così bello che per tutto il capitolo Ana è ammaliata dalla sua bellissima bellerrima bellezza, dagli occhi grigi come il suo nome e i capelli ramati come quelli della coinquilina di Ana. Perché, ricordiamocelo (o facciamolo sapere a chi non ne fosse a conoscenza), se sei gnocco in una fanfiction, non è che puoi essere biondo, moro o castano, devi avere i capelli ramati, gli occhi color caramello, i riflessi cangianti e così via.
Lui la aiuta a sollevarsi e le prende la mano. Quando le nostre dita si toccano, sento una strana, inebriante scossa. Aspettate… eccolo… l’urlo dalla valle: FANFICCYNAAAAAAAAAAAAAAA!!! Devono aver finito le Marlene.
Lei si presenta, dice di esser lì da parte della sua compagna di corso di cui non riesce a pronunciare il nome intero senza balbettare: Anastasia Steele. Studio letteratura inglese con Kate, cioè… Katherine… cioè… Miss Kavanagh. Io non chiamo i miei amici con nome e cognome, ma credo di essere in grado di riferirli in caso di necessità. Mah!
Lei osserva lo studio, asettico, bianco e nero, se non per dei quadri deliziosi per cui Ana fa un commento sovrappensiero: Sono belli. Elevano l’ordinario a straordinario. Da fuq? Anche Mr Grey piega la testa di lato, incredulo. Dopo questo inspiegabile slancio da critica d’arte, Ana si prepara per l’intervista, fa cadere il registratore più volte sul tavolino (ce la fai o ti serve un carro attrezzi?).
Ci accorgiamo che Christian Grey è un uomo di successo sicuro di sé e dallo sguardo magnetico. Mentre la tizia sistema il registratore è ovviamente in grande imbarazzo.
«M-mi scusi» farfuglio. «Non sono abituata a usarequesto arnese.»
«Si prenda tutto il tempo che le occorre, Miss Steele» dice.
«Le dispiace se registro le sue risposte?»
«Me lo chiede adesso, dopo aver tanto faticato per far funzionare il registratore?»
Arrossisco. Mi prende in giro?
Beh, capiscilo. Credete che l’idiozia sia finita qui? Giammai!
«Bene.» Deglutisco nervosamente. «Avrei alcune domande da farle, Mr Grey.»
«Lo avevo intuito» risponde lui, ironicamente. Mi sta prendendo in giro. E FA BENE!
Lui ci dice che è bravo a giudicare le persone e a incentivarle, che gli piace essere padrone di gente valida, che è il migliore in quello che fa (Wolverine grugnisce). Lei commenta: «Forse ha solo avuto fortuna.» Sei inciampata nella tua idiozia un minuto fa, non sei capace di usare un registratore e ora fai la figa? Vabbè, comunque il discorso va avanti sul fatto che a lui piace controllare le cose e le persone, dominare, che non ha nessuno a cui sottostare (la manfrina del dominatore-sottomesso che caratterizzerà la storia d’amore – o di sesso, ancora non lo so – inizia già qui), ecc.
«Lei pensa di avere un potere immenso?» “Maniaco del controllo.”
«Ho più di quarantamila persone alle mie dipendenze, Miss Steele.
Se avesse detto “sotto di me” sarebbe stato più calzante ;P
Bla bla bla… tecnologie agricole… bla bla bla…
«Be’, per “rilassarmi”, come dice lei, (perché? Tu come lo dici?) vado in barca, volo, pratico diversi sport.» Si muove sulla poltrona. «Sono molto ricco, Miss Steele, e ho passatempi costosi e impegnativi.»
Vuoi un pugno? Sbruffone…
Bla bla bla… è stato adottato… bla bla bla… filosofia di vita… bla bla bla… lei ripete per la millesima volta che è bloccata in quest’intervista invece di stare a studiare per gli esami… bla bla bla…
«Ha dovuto sacrificare la vita familiare al lavoro.»
«Questa non è una domanda» taglia corto lui.
C’è sempre il pugno di prima, se vuoi.
Finché Ana, in mezzo ad un’intervista seria che ha anche il suo perché, pone una domanda davvero importante:
«Lei è omosessuale, Mr Grey?»
Così, a cacchio? E scopriamo che questa domanda a muzzo era proprio nella lista di Kate. Grey si altera perché lui è un vero maschio e non va mica con gli uomini, no no no. Ed è così infastidito da chiamare la tizia per nome, Anastasia. Attenti lettori, lui la chiamerà spesso col nome di battesimo: non Ana, non Miss Steele… Anastasia! Non avete già i brividi? Forse voi no, ma lei sì e, innervosita, si mette una ciocca di capelli dietro l’orecchio, nella miglior tradizione Kristen Stewart. Lui inizia ad avere dei dubbi circa la ragazza che ha di fronte e le chiede se sia anche lei una giornalista o se non sia stata costretta con la violenza a sottoporsi a quell’incontro; nel frattempo piega la testa di lato, scettico. Lei confessa e lui capisce tutto (non so tutto cosa, ma capisce): «Questo spiega molte cose.» Grey annulla l’appuntamento seguente per continuare l’intervista (nove mesi di attesa per concederle otto minuti?) e poi le chiede di parlare di sé: «Voglio sapere qualcosa di lei. Mi sembra doveroso.» Ma doveroso de che? Adesso ogni giornalista deve rilasciare la propria autobiografia a tutti quelli che intervista? Comunque lui, dato il successo del loro mirabolante primo incontro, le offre praticamente un posto da stagista. Probabilmente nella miglior tradizione Clinton-Lewinsky. Lei rifiuta dicendo che si sente fuori luogo lì e lui piega ancora la testa di lato. Ma che è? Un cocker?
Ana fa per andarsene.
«Mr Grey.» Gli faccio un cenno di saluto. Con grazia atletica lui va alla porta e la spalanca.
«Solo per assicurarmi che la oltrepassi indenne, Miss Steele.»
Ma LOL! Ogni tanto Christian Grey ha delle belle uscite, bisogna concederglielo. Mi fa un piccolo sorriso. Naturalmente, allude al mio ingresso non proprio trionfale. YOU DON’T SAY? Avevo appena fatto un complimento a questo capitolo, c’era bisogno di puntualizzare questo dettaglio ovvio?
Lei se ne va, continuando a pensare al fatto che lui (che addirittura chiama per nome!) è davvero bello, bello, bello in modo assurdo (e inquietante). E con questa consapevolezza, mentre le porte dell’ascensore si chiudono, finisce il primo capitolo.
* 1) mi inoltro nell’immenso, e decisamente imponente, atrio.
2) Indossa il più elegante tailleur color antracite, con camicia bianca, che abbia mai visto.
Non turbano anche voi queste virgole?
Oddio, SONO MORTA! XD
Ana, cioè Anastasia, cioè.. Miss Steele per essere un’appassionata di letteratura inglese credo che abbia imparato ben poco da una Lizzie Bennet o da una Jane Eyre… ma forse è Mr. Grigio che è TROPPO bello… ma sicuramente non è neanche quello che l’attirava, perchè un’appassionata di letteratura inglese non può fermarsi all’aspetto e sbavare senza ritegno davanti a un bel faccino… No no… Ci dev’esser qualcos’altro… Sì, il modo in cui la prendeva in giro! Quello sì che era IRRESISTIBILE! XD
Scemenze a parte (ma son davvero scemenze? XD), come hai detto tu, non c’è un cane che non abbia sentito parlare di questi romanzi almeno una volta… io stessa in pratica so già tutto, so la storia, so inizio e fine e compagnia bella.. ma non perchè sia interessata (anzi… XD), ma semplicemente le notizie ti piovono addosso! E, davvero, TUTTE NE PARLANO! Quindi la situazione è questa: o vai in giro con un ombrello, o ti ritrovi fradicia di informazioni senza le quali potevi comunque continuare a vivere! XD
In ogni caso, mille auguri da parte mia per il proseguo dell’impresa! Io non ce la potrei mai fare! XD Ma son felice del tuo “coraggio”, perchè se questo post avrà un continuo io lo leggerò, e, come adesso, avrò altri minuti di risata convulsa! XD
P.S.: la ragazza del video ha capito tutto! XD
eleU mi ha passato il pdf, ma non sono certa di poterlo leggere… Preferisco continuare con le ficcyne, almeno quelle sono scritte da adolescenti…
Ah, dimenticavo: fantastica recensione! xD
Salutami Jam! ^^
Post fantastico. (e complimenti per la foto di Zoolander,un tocco di classe!)
Sono stata bombardata per tutta l’estate con foto nella Home di Facebook che ritraevano, in ordine:
Amica figa stesa in spiaggia – cockatil/piatto di frutta fresca vicino- libro “50 sfumature ecc..” in mano.
E’ rassicurante sapere che non sono l’unica esemplare che non avrebbe mai potuto leggerlo così in pubblico perchè scossa continuamente da risate.
Se la curiosità è donna,la capacità di giudizio mi sa un po’ meno 😉
È molto frustrante trovare su facebook commenti dai miei contatti che dicono cose come “questa trilogia è una droga”. Parliamo degli stessi libri? Ma cosa avete letto finora nella vita?
Quanto chiasso, ma perchè quando si parla o si legge di sesso/erotismo o come volete chiamarlo ci “alziamo tutti sugli attenti”? sono sicura che se l’argomento fosse stato “altro”, se ne sarebbe parlato in modo meno negativo e critico. Vi dico onestamente la mia opinione: anch’io ci sono quasi inciampata per caso in questo libro e ora non riesco più a smettere di leggerlo. Leggo abbastanza e un po’ di tutto e non mi piace quando qualcuno vuole fare un identikit a chi ha osato prendere e leggere un libro che secondo me comunque non parla solo di sesso…sono fattacci miei se l’ho preso e se mi piace, sono fattacci miei si mi eccitano certe scene, sono fattacci miei se mi diverto a raccontarle a mio marito, non sono una poco di buono e pure la mia cultura sono FATTI MIEI, so solo che ho trovato qualcosa che per qualche giorno mi distrae dai miei problemi, ben più seri e dolorosi…non so come finirà questo libro ma a me i due protagonisti sono simpatici e siccome nella vita ho imparato a “non giudicare solo dall’abito”, credo proprio che arriverò fino alla fine e solo dopo potrò tirare le mie conclusioni. Fin’ora non ho trovato nulla di sconvolgente, siamo liberi di accettare solo quello che più ci piace e questo libro a me per ora fa solo bene!!!:-)
Non è il sesso il problema principale del libro.
Non nego che ci siano persone che hanno criticato il romanzo solo perché quello è il tema primario, ma non è il mio caso. Ana può farsi sculacciare quanto vuole perché non è la sua sottomissione sessuale a far mettere in primis le mani nei capelli ad un sacco di noi (ad esempio è ripetitivo al massimo nelle espressioni e nei comportamenti dei personaggi, Christian è uno stalker, Ana pensa di aver valore solo perché sta con lui…).
Personalmente non leggo romanzi erotici ma ci sono schiere di donne che lo fanno d’abitudine e che sono ugualmente raccapricciate da questo specifico libro. Quelle messe sull’attenti dalla parola “sesso” sono tanto le puritane quanto quelle che hanno sperimentato per la prima volta un libro di questo genere dato il successo ottenuto dalla saga.
E sono assolutamente d’accordo che non si debbano leggere solo mattoni e libri ultra-drammatici o ponderati. Ma questo non vuol dire che sia tutto bello quello che è leggero…
“Questo, secondo me, è come dire che siccome nella maggior parte dei ristoranti si mangia male, uno dovrebbe smetterla di andare a cercarne di buoni e consumare ogni pasto da McDonald’s” dice Nick Horby a proposito di un suo amico che sostiene che tutto il pop fa schifo quindi tanto vale limitarsi alla house che ha come unica finalità quella di “farti ballare quando sei fatto come una pigna.”
Ci sono comunque libri scritti meglio di altri e allora perché accontentarsi? Vi interessano i romanzi hot? Non c’è nessun problema, ma ce n’è sicuramente di migliori.
Io avrei “giudicato solo dall’abito” se avessi commentato il libro senza averlo letto. Invece l’ho fatto. Sono partita prevenuta e non lo nego, ma più volte le cose da cui mi aspettavo poco mi hanno sorpresa.
E se questo libro fosse piaciuto a tre persone non ci sarebbero state troppe critiche in giro, il problema è che troppe ragazze si immedesimano in Ana e nei suoi difetti, nonostante sia un pessimo esempio da seguire. Aspettare che uno stalker maniaco del controllo le salvi è pericoloso e ci sono tante persone che sognano ad occhi aperti un uomo come Christian Grey e lo compatiscono per il suo doloroso passato da cucciolo bastonato.
Comunque… Nei miei commenti non credo di aver mai parlato dei lettori di questo libro, ma solo del testo in sé. Quella di cui è stato fatto un identikit è Anastasia Steele, non le sue fan.
Ognuno legge quello che vuole per i motivi che vuole, ma resto comunque basita dalla quantità di persone che hanno apprezzato questo libro.
Ti ringrazio del tuo intervento.
Scusa per il papiro (sempre che tu lo legga mai), che comunque non ha coperto tutte le possibili argomentazioni. Con la mia risposta non intendo attaccarti, ma spiegare perché la penso diversamente. Se tu volessi rivalutare il mio parere (ma non per forza il mio, su internet trovi altre recensioni migliori e più incisive… questa, ad esempio http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=378874538863098&id=410710825654160), magari capiresti che non è per partito preso che spariamo a zero sulla Croce Rossa.
Buona giornata! 🙂
Ti do ragione su tutta la linea, a dirti la verità la tua recensione non l’ho letta per intero…(troppo lunga), la mia, rispodeva a quanto avevo letto in vari articoli e/o recensioni sul web. Non ho le competenze necessarie per recensire alcunchè, ma spero che con il tempo e la possibilità di leggere ancora tanti libri (hot e non), diventerò più critica e potrò fare una migliore selezione di libri e autori. Io accetto sempre opinioni diverse dalla mia, soprattutto da chi ha più esperienze in merito di me, è ciò che rende il mondo vario e stimolante! Buona giornata anche a te
ps: non apprezzo molto il cibo di McDonald’s, ma ogni tanto…perchè no, buttarmi in patatine fritte e panini con non si sà cose dentro può essere anche “terapeutico”. Ciao 🙂
Io adoro McDonald’s, ma la citazione esprimeva bene il concetto XD
Ciao!
Ho letto questo primo commento al capitolo 1 e l’ho trovato davvero divertente.
Ho letto anche tutti gli altri e in alcuni avevo le lacrime agli occhi, e non perchè ero commossa!!
Sei bravissima, brillante e arguta. Ma questo presumo che te lo abbiano già scritto. I miei complimenti.
Ciao.
meravigliiiiiiiioso!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!