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Archive for the ‘30 Days Challenge’ Category

Difficile… ieri ho detto che sono una pessima lettrice, no? Generalmente io prima guardo il film e poi leggo il libro e lo faccio nel caso in cui il film mi sia piaciuto. Quindi possono esserci pure brutti adattamenti cinematografici a bei romanzi, ma se non mi è piaciuto il film il libro non passa fra le mie mani, quindi… come potrebbe essere il mio giudizio davvero valido se non posso fare un paragone?

Sceglierò fra storie che NON ho letto, ma i cui film NON mi sono piaciuti, come… boh… Le cronache di Narnia? In fondo c’è di peggio… Eragon? Vabbé…
Mi scoccia sparare sulla croce rossa, ma… dai… i libri non possono essere pessimi come i film di questa saga (o forse sì?)

Eclipse di David Slade

Non c’è niente da fare, io Bella Swan non la sopporto. Posso tollerare la fatina Edward, ma lei proprio no.
Ammetto che sono partita con un pochetto di pregiudizi verso questa serie, ma ammetto allo stesso tempo che il primo film non l’avevo trovato pessimo. Dire che mi era piaciuto sarebbe esagerare, ma comunque si lasciava vedere. Sono il secondo e il terzo capitolo ad essere stati osceni. Lenti, noiosi, ultra-ripetitivi. Li ho visti tutti, so di cosa parlo. Bella ed Edward (o in altri momenti, Bella e Jacob) passano tutto il tempo a sussurrarsi cose ad un centimetro l’uno dall’altra e sono sempre le stesse cose. Ti amo, però… Non ti lascio, tuttavia ti devo lasciare… Potrei, ma non voglio (fidarmi di te)…  mamma, che asciugo!!! Quella ragazzetta che sospira per tutto il tempo, ha perennemente l’aria disgustata (sono stata sorpresa da un suo sorriso nell’ultimo film!) e crede di essere l’unica al mondo ad avere problemi e a non avere nessuno che la capisce… ragazza, non è che sei predestinata ad amare un vampiro… si chiama a-d-o-e-s-c-e-n-z-a, ci passano tutti! Qualcuno le tiri una scarpata da parte mia, please!

Indicazioni per la visione:
Angst insensato ad alti livelli. Sceneggiatura da far accapponare la pelle. Scene ripetitive e lagnose. Vampiri che brillano.
Io li ho visti tutti per conoscere il mio nemico (il mio vero nemico sono i film tratti da Moccia, però. Questi sono più innocui).
Non c’è bisogno di guardarlo…

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Ahia… ahia…
Problema: sono una pessima lettrice. Non è che non mi piaccia leggere, non è così, ma ho due/tre di difficoltà:
– vado a periodi. In certi momenti dopo aver finito un libro vago per casa alla ricerca di qualcos’altro che mi alletti, in altri (la maggior parte) non leggo nulla perché guardo più che altro film (o telefilm);
– non amo i bestseller, quei libri appena usciti che tutti vogliono leggere e di cui tutti parlano. Di solito vado alla ricerca di libretti più piccini che la massa non conosce. Non ho letto Il codice da vinci, L’ignoranza del riccio, Il cacciatore di aquiloni. Un libro devo sentirlo mio;
–  lascio in sospeso i libri (e mi odio per questo). Avrò iniziato tre volte I fiori blu e altrettante Malcolm, i cavalieri di Rohan stanno cavalcando da un anno e più in mezzo alle pianure dell’Uncazzo… ma non so se arriveranno mai a destinazione.
Pessima, pessima lettrice.

Per questo non so bene che scegliere. Nella mia vita non ho letto tantissimo e raramente ho letto cose che sono diventate film. Avevo comprato Big Fish quando avevo scoperto che ci avrebbero fatto un film e… beh, in effetti sono belle entrambe le versioni. Ero indecisa se acquistare Skellig (a proposito dei libri che la massa non si fila), ma vedere in quarta che ci avrebbero fatto un film con Tim Roth mi ha dato la spinta per farlo. Il libro è curioso, anche se non eccezionale. Alla fine il film era un film inglese per la tv che non è quindi arrivato in Italia e che devo ancora vedere. D’altro canto c’è John Simm, quindi lo farò!
Per il resto… boh… sono un’amante di Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, ma nessun film è all’altezza del libro. Potrei citare Harry Potter, ma non mi sembrerebbe giusto farlo perché io mi sono affezionata PRIMA ai film e POI ai libri (tra l’altro ne ho letti solo tre), quindi il mio giudizio è sfalsato.

Boh… farò una scelta di comodo (non pretendo di dire che sia il best in assoluto, anzi, sicuramente non è così, ma sto parlando di me, no? Dei film importanti per la mia vita, non pretendo di cercare sempre un’oggettività). Anche in questo caso ho prima visto il film e poi letto il libro. Forse facendo il contrario non mi sarebbe piaciuto, ma chissà…

Stardust di Matthew Vaughn

Piuttosto diverso dal libro del grande Neil Gaiman, il film di Stardust è divertente, tenero e affascinante. Il protagonista Tristan (chissà dove si è persa quella R in più nel nome originale?) è adorabile. Capitan Shakespeare (Robert De Niro) è una vera forza e devo dire che come aggiunta alla storia è molto buona. Il racconto di base resta lo stesso: Trist(r)an, giovane un po’ sfigatello, vuole conquistare il cuore di una donzella che sta per andare in moglie ad un altro. Per convincerla le promette che come pegno d’amore le porterà una stella cadente (caduta). Parte in viaggio per recuperare quella appena vista precipitare e… beh… in questo mondo fantasy è normale che le stelle siano fatte come le persone. E’ normale che ci siano buffi ometti pelosi, navi volanti, fiori magici. Il ragazzo parte dal suo villaggio inglese, supera il muro (cosa vietatissima) per entrare nel regno del fantasy e portare a termine la sua missione. Non è l’unico a desiderare la stella, però. Le tre Lilith ne bramano il cuore per mantenere (ristabilire) la loro giovinezza, i sovrani di Stormhold la cercano perché serve loro il medaglione che ha al collo…

Stardust è uno dei pochi libri che sono riusciti a farmi commuovere davvero, commuovere con le lacrime (c’è stato un altro libro per cui per poco non mi mettevo a piangere in metropolitana… Consiglio personale: leggete Uomini e topi perché è splendido, ma non fatelo in pubblico). Il finale del flm è molto più rassicurante e devo dire che mi ha fatto più piacere, non me ne voglia il signor Gaiman, né i suoi fan. Il film è più… Hollywoodiano… con happy ending e tutto…

L’anno scorso poi mi sono comprata l’edizione del libro illustrata da Charles Vess. Spesa di 25€, ma troppo bella…

Indicazioni per la visione:
E’ un film davvero molto carino. Il regista è lo stesso di Kick-Ass e X-Men – L’inizio (e lo stesso vale per la sceneggiatrice, Jane Goodman).
Niente è più romantico di una donna ferita, rapita e offerta in dono.

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Lo ammetto. Leggere “Best film trailer” mi ha fatto passare la voglia di continuare questo meme, infatti ho saltato un giorno o due. Prima stavo vedendo un trailer di Guerre Stellari uscito ai tempi del film ed era così assurdamente diverso da quelli di ora che mi è venuto in mente un trailer troppo figo da scrivere qui.

Questo sopra è il meraviglioso spot di Star Wars, a seguire, la mia scelta di oggi:

Non aprite quell’armadio di Bob Dahlin

Il film è una pura e semplice idiozia. Un B-movie pseudo-horror mal riuscito. I personaggi sono caricaturali e finti (lo sceriffo che continua a sputare tabacco, la bambina con le treccine, lo strillone…), ma ci sono alcune cose simpatiche e la visione risulta divertente. Ovviamente se vi piacciono i film trash, altrimenti lasciate perdere. Finale con colpo di scena!
Il trailer… beh, il trailer è meraviglioso, meglio del film. Dura tre minuti ed elenca una serie infinita di attori come se li potessimo conoscere davvero (alcuni sì, devo ammetterlo, ma tutti?) XD In pratica il trailer si prende in giro da solo e la cosa è estremamente carina.

Indicazioni per la visione:
Un film trash ogni tanto fa riposare il cervello e stimola la fantasia (sono due cose apparentemente opposte, vero?).
Guardate il trailer. Il mostro appare così ridicolo che vale la visione.

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Ohibò, andrò a cercare che film sono usciti quell’anno…

Mmm… c’è n’è un buon numero interessanti, è stato un anno sapido… tra tutti i filmoni però scelgo quello che mi sta più simpatico, anche se non è il best:

Da grande di Franco Amurri

Il film italiano mi è piaciuto più di quello americano (Big), sebbene adori la scena in cui Tom Hanks suona un pianoforte gigante coi piedi. Da grande parla di Marco, un bambino di otto anni che in un momento di sconforto e arrabbiatura esprime con tutte le sue forze il desiderio di diventare grande e… succede davvero! Marco si trasforma in Renato Pozzetto, ma resta un bambino nel corpo di un adulto… con tutte le stramberie che possono conseguirne. E’ una commedia davvero simpatica, ogni volta che la danno in tv la rivedo volentieri.

Indicazioni per la visione:
Simpatiche situazioni per un Renato Pozzetto di otto anni, davvero divertente.
Voglio il Lego grande!

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Questa è nella mia testa dall’inizio, tuttavia non scriverò molto oggi perché avevo iniziato un post di approfondimento personale su questo film che è fermo in bozza. Quando l’avrò finito (prima o poi) lo pubblicherò. In ogni caso, la mia scelta è…

The experiment – Cercasi cavie umane di Oliver Hirschbiegel

Film tedesco (come si può intuire dalla locandina) del 2001. Alcuni volontari verranno pagati per partecipare ad un esperimento psicologico ufficiale per cui a parte di loro verrà affidato il ruolo di guardie carcerarie e ad un’altra parte quello dei prigionieri. Le posizioni vengono prese sempre meno alla leggera, un un crescendo di tensione, disagio e violenza.
Un film che mi piace tantissimo e stra-consiglio. Sappiate che vi disturberà e vi farà discutere. Guardatelo con degli amici e fatevi una serata cineforum.
La versione americana (si sa che gli americani devono rifarsi i film perché quelli originali non vanno mai bene) non è da buttare via, sono stati scelti dei focus diversi se pur tenendo la stessa situazione. Ha il suo interesse anch’essa a livello di osservazioni che si possono trarre, ma non è riuscita come il film tedesco. Troppa morale, l’originale fa riflettere anche senza che venga spiattellata.

Indicazioni per la visione:
Bel film, lo ripeto.
Moritz Bleibtreu. Da noi non lo conosce nessuno, ma è una star in Germania. Potreste averlo visto in Munich, Im Juli (ok, questo l’ho visto solo io, ma era simpatico!), Speed Racer, Le particelle elementari o in Lola corre.
Già che ci sono, consiglio anche L’onda, film carino con altri spunti di riflessione interessanti sulla depersonalizzazione all’interno di un gruppo.

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Ok… su questo non so proprio che dire… ho sbirciato su internet, ma dei remake che ho trovato non ho visto gli originali quindi… come potrei fare un paragone?
[Credo di essere fra i pochi a cui non è dispiaciuto il remake di Psyco… che è Psycho. Mi chiedo sempre perché abbiamo tolto l’H nell’originale. Non sto dicendo che sia allo stesso livello, ma non vuol dire che non mi possa piacere lo stesso, no?]

Mi servono suggerimenti!!!

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C’è un gruppetto di registi che tengo d’occhio. Se sento che stanno facendo un film… beh, quel film andrà visto! Ad esempio adesso c’è attesa verso The Avengers di Joss Whedon, anche se ammetto che lo apprezzo più che altro come sceneggiatore. L’anno scorso ho insistito per vedere Hanna solo perché è di Joe Wright, l’uomo dalla regia impostata, di cui adoro la fotografia. Aspetto anche La mia vita è uno zoo (l’hanno davvero tradotto così?) perché dietro la macchina da presa c’è Cameron Crowe. Come il motivo principale per cui ho festeggiato il mio ventunesimo compleanno portando i miei amici a vedere Australia è che è un film di Baz Luhrmann (vero che quello gnoccone di Hugh Jackman ha fatto anch’egli la sua parte).
Ho scelto il regista di oggi, ora devo decidere quale dei suoi film mettere… mi sa che non metterò uno dei suoi più famosi, quelli mi limiteò a citarli, tanto li conoscono tutti…

Millions di Danny Boyle

Non sono molti quelli che hanno visto questo film, vero? Io lo trovo a-d-o-r-a-b-i-l-e! Storia che non ti aspetteresti da un regista come Boyle, uomo che ha diretto le scene forti di Trainspotting, che ha mostrato condizioni dure in The millionaire, che ha fatto distruggere la Gran Bretagna dagli zombie in 28 giorni dopo, che ha scagliato Leonardo di Caprio in una paradisiaca prigione in The beach, che ha spappolato il braccio di James Franco fra due rocce in the middle of nowhere in 127 ore, che ha iniziato la sua carriera con Piccoli omicidi fra amici (e il titolo basta). Il regista di queste storie sopra le righe nel 2004 ci ha regalato Millions, la storia di un bambino appassionato di santi (tanto che se li immagina e parla con loro) che trova (più che altro gli atterra addosso) una borsa piena zeppa di sterline e crede vengano da Dio. La Gran Bretagna sta per passare all’euro, quindi quei soldi vanno spesi il prima possibile. Suo fratello li vorrebbe per sé, Damian (il protagonista) vorrebbe darli in beneficienza. La cosa è tenuta nascosta al padre, ma nel frattempo il “proprietario” dei soldi torna a cercarli…

Indicazioni per la visione:
Un thriller con protagonisti dei ragazzini. Simpatica l’ambientazione nell’ipotetico momento del passaggio all’euro del Regno Unito.
Danny Boyle, gente! Ci sarà pur stato un suo film che vi è piaciuto? A me l’unico che non mi ha convinto è stato Una vita esagerata… dovrei rivederlo…

PS: ringrazio Ewan McGregor per avermi fatto avvicinare a questo regista una decina di anni fa…

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Oggi tento di scrivere questo post via appena Android… vediamo come esce… dovró aggiustare poi l’impaginazione…

Cloverfield di Matt Reeves

Questo film è piaciuto praticamente solo a me. Sarà anche che la visuale in soggettiva con la telecamera che balla incredibilmente ha fatto venire la nausea alla metà degli spettatori… Ma a me questo film è piaciuto. Mi è piaciuto l’alternanza fra il momento catastrofico e i flash del passato che appaiono nella cassetta. Mi è piaciuto il mistero attorno agli alieni di turno. Insomma, per me è una figata!

Indicazioni per la visione:
Preparatevi un catino e state pronti ad entrare in una News York nuovamente devastata!
C’è alieni.

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Ok, dubito che proprio “everyone else” ami questo film, ma è molto più apprezzato di quanto dovrebbe…

Pearl Harbor di Michael Bay

Questo film mi stava sulle balle molto prima che sorgesse il mio odio per Michael Bay. Scoprire che lui ne è il regista non è stato altro che una conferma che è una “cagata pazzesca”. L’ho visto una sola volta quando andavo alle superiori, quindi la memoria non è dalla mia, ma resta il fatto che la cosa che mi aveva colpito era che i giapponesi erano ritratti come nemici nudi e crudi, i cattivi della storia che vanno annientati, senza che venissero esposte le loro ragioni. Sono cattivi e basta. D’altro canto, dal signor Bay non ci si può aspettare troppo. Comunque ho espresso sufficientemente il mio astio nei suoi confronti nel post su Transformers 3. Calcolate poi che l’attore di punta del film è Ben Affleck… Belloccio quanto vuoi, ma per conquistarmi ci vuole ben affleck! (Ok, doveva essere una battuta alla Maccio Capatonda, ma mi sa che non è riuscita).
Avrei potuto anche scegliere Armageddon. E’ piaciuto molto in giro (soprattutto alle donne, mi sa), ma io ne son rimasta delusa. E ai tempi ancora il nome Bay non mi diceva nulla, quindi non è stato quello ad influire sulla visione.

Indicazioni per la visione:
Non guardatelo ed evitate tutti i film di questo registuncolo a cui piacciono le esplosioni e i culi al vento.

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Qui purtroppo dovrei ripetermi. Anzi, avrei due possibilità perché ho avuto due film preferiti (prima uno e poi l’altro) da teenager, ovvero Matrix, seguito da Moulin Rouge! Ho già messo pure Elizabethtown
Dato che non voglio aver titoli doppi, troverò un altro film che mi è piaceva molto ai tempi… mah… vada per questo…

Il destino di un cavaliere di Brian Helgeland

Non tutti saranno d’accordo. C’è chi gli rinfaccia di essere poco realistico dal punto di vista storico e… sinceramente, è un’osservazione piuttosto idiota da fare nei riguardi di questo film che è palesemente una modernizzazione del medioevo. E’ una scelta, lo fa per gioco. C’è chi non ha apprezzato il We will rock you, ma io l’ho trovato simpatico, come la danza scatenata e le pettinature strane di Jocelyn. E’ un film fresco e divertente, assolutamente adorabile, dal mio punto di vista. Non è realistico, sappiatelo. Non è il suo intento.
Il Geoffrey Chaucer di Paul Bettany è fantastico (Arranco…).

Il giovane William Thatcher sta per vedere realizzato il suo sogno di diventare un vero cavaliere. Quando muore il suo padrone incontra per caso un uomo che, in cambio di cibo e vestiti, gli dona alcuni documenti comprovanti un titolo nobiliare. Così, in compagnia di due compari si iscrive ad un torneo dove ci sono in palio i soldi necessari per guadagnarsi la rispettabilità e l’amore della bella Jocelyn.

Per gli amanti della tv britannica, nel cast, oltre ad Heath Ledger e Paul Bettany, trovate anche: Rufus Sewell (I pilastri della terra), Laura Fraser (Casanova), Mark Addy (Game of thrones), Alan Tudyk (Firefly) e James Purefoy (Maybe baby).

Indicazioni per la visione:
Divertitevi! Che inizino le danze!
Siete stato pesato, siete stato misurato e siete stato trovato mancante.

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Ma che diamine? Ma voi ve lo ricordate? Non ne ho idea. Vabbé, risponderò come mi viene…

Bianca e Bernie nella terra dei canguri di Hendel ButoyMike Gabriel

E’ un film uscito quando avevo tre anni. Quello che mi ha spinto a sceglierlo è che ho un ricordo della mia prima infanzia legato ad esso. Alla scuola materna (ancora si chiamava scuola materna e noi la chiamavamo asilo senza che ci sentissimo sminuiti) giocavo col mio fidanzatino a fare l’aquila di questo film. Io muovevo le braccia come fossero le ali di Marahute e imitavo gli strilli di quell’animale. Un giorno viene una bambina dell’altra sezione e mi dice che va a dire alla maestra quello che sto facendo. E’ da una ventina d’anni che mi chiedo quale fosse il problema del mio giocare a fare l’aquila dalle piume dorate.
Adoravo questo film. Come noterà chi ha letto già in passato il mio blog, un altro film con un sacco di animali. Erano la mia passione, lo sono sempre stati. Ero alta un metro e sapevo cos’era un echidna, anche grazie a questo film. Ci sono adulti che non hanno idea di che cosa sia e probabilmente si chiedono se si mangi e con quali salse.
Comunque: animali in pericolo che devone essere salvati, avventura, ambientazione esotica, rivalità amorose, un bambino con dei polpacciotti* fantastici (ho una fissa con i polpacci nei disegni, dite è un problema?) e stile disneyano. Era perfetto per me. Peccato che ad un certo punto della mia infanzia la videocassetta si sia smaterializzata da casa mia. L’avrò prestata a qualcuno? E’ stata buttata? Sono venuti dei folletti a rubarla? C’era del materiale protetto e segreto della CIA e se la sono ripresi? Non avrò mai questa risposta. Resta il fatto che sono più di dieci anni che non vedo questo cartone…

Bene, cercando un video da mettere ho appena scoperto che c’è intero su youtube quindi sono contenta! 😀

Indicazione per la visione:
Non avete voglia di Australia? Dopo aver visto il film di Baz Luhrmann viaggiate con i topolini salva-bambini della Disney!
Un’aquila gigante e dorata su cui si può volare… ma che cosa figa non è?

.

*Comunque, i miei ricordi di alcune immagini dei cartoni animati di quando ero piccola sono… boh, li definirei “fisici”. Mi sembra quasi di ricordare le sensazioni che mi immaginavo per i personaggi. In Peter Pan, quando la signora Darling pulisce il panciotto del marito su cui i figli hanno disegnato la mappa del tesoro… una passata e viene via tutto magicamente, sembra così liscio. E il bambino di questo film, Cody… ricordo i suoi stivaletti che insistono sulla roccia mentre si arrampica.

D’altro canto il motivo perché ci mancano molti ricordi del passato è proprio il fatto che la memoria di quando eravamo bambini funzionava diversamente. Più sensoriale e meno legata al linguaggio…

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Posso dire un’ovvietà? Che poi non è dette che sia un’ovvietà, ad esempio il mio ragazzo non è d’accordo e non sarà il solo…

Il Padrino – Parte II di Francis Ford Coppola

E’ (odio dover mettere la E apostrofata invece dell’accentata. Qualcuno mi sa dire come posso farla senza dover aprire Word ogni volta?) giusto considerarlo un sequel? Insomma, la storia continua, no?
E’ passato un po’ da quando ho visto questi film. In realtà ancora il terzo mi manca, ma mi han detto che è piuttosto butto, quindi posso resistere ancora un po’.
Diverse cose che succedono ne Il Padrino sono entrate nel linguaggio collettivo (per lo meno fra le persone che conosco io, non so se sia lo stesso da voi). A’ pistola lasciala… Pigliami i cannoli, o riferimenti a teste di cavallo nel letto, o la più classica offerta che non si può rifiutare
Il primo capitolo mi era piaciuto, del secondo mi aveva interessato il continuo andare avanti e indietro nel tempo, fra l’infanzia di Vito Corleone e gli affari di Michael nel “presente”. Quando sono stata negli USA c’erano questi film in tv, noi ci spostavamo, passavano i giorni, e in televisione continuavamo a trovarli. Faranno più o meno come Sky, che manda a loop quel che ha per un po’ (ci sono dei film che finisco a guardarli tutte le volte che li incrocio, in maniera maniacale). Comunque, era forte sentire De Niro parlare in italiano mentre ero negli Stati Uniti ^__^

Magari per questa seconda serie di 30 giorni posso mettere ogni volta un video/canzone relativo al film… vediamo come va. Oggi inizio con una canzone da uno dei miei musicisti preferiti, Peter Cincotti. Il tema de Il Padrino cantato:

Indicazioni per la visione:
E’ Il Padrino. Che indicazioni devo darvi? Sono film che bisogna vedere.
Comunque Diane Keaton è irriconoscibile da giovane…

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E ora si continua con altri trenta giorni!

The 30 Day Film Challenge part 2: The Challenge Strikes Back

Day 31: Film where the Sequel is better than the original
Day 32: First film you can remember watching
Day 33: Favourite film as a teenager
Day 34: A film that everyone else loves but you hate
Day 35: A film that you love and everyone else hates
Day 36: A film by your favourite director
Day 37: A remake that’s better than the original
Day 38: An original that’s better than the remake
Day 39: Best film released the year of your Birth
Day 40: Best film trailer
Day 41: Best disaster film
Day 42: Best adaptation of a book
Day 43: Worst adaptation of a book
Day 44: A film you didn’t want to see but ended up loving
Day 45: A book or historical event that should be made in to a film
Day 46: Favourite film staring Kevin Bacon
Day 47: best film quote
Day 48: Favourite film that has won the Best Film Oscar.
Day 49: Best Film winner that least deserves this distinction
Day 50: First film you saw in the Cinema
Day 51: Best Comic book Adaptation
Day 52: Favourite Western
Day 53: Best classic film (made before 1960)
Day 54: Best film of the 60’s
Day 55: Best film of the 70’s
Day 56: Best film of the 80’s
Day 57: Best film of the 90s
Day 58: Best film of the 00s
Day 59: A film that sums up your life
Day 60: A film that changed your life

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Ed eccoci arrivati alla fine del primo mese! Facciamo un riassunto, con tanto di link ai singoli post:

30 Day film Challenge
Day 01: all-time favourite Film: Where the wild things are
Day 02: a Film you don’t like: Fur
Day 03: Favourite Film as a child: The lion king
Day 04: The first Film that made you cry: A.I. – Artificial Intelligence
Day 05: Funniest Film: Robin Hood – Men in tights
Day 06: Film starring your favourite actor: Hamlet
Day 07: Film starring your favourite actress: Drive
Day 08: Scariest Film: The sixth sense
Day 09: Sad Film: Antarctica
Day 10: Film with best soundtrack: Elizabethtown
Day 11: Best Action Film: The Matrix
Day 12: Favourite Horror Film: Pan’s labyrith
Day 13: Film with best fight scene: Serenity
Day 14: Film with worst plot: Hostel
Day 15: Favourite Christmas Film: Home alone
Day 16: Film that you love which is definitely meant for kids: Hook
Day 17: A Film that’s a guilty pleasure: The mummy
Day 18: A Film no one would expect you to love: Monkeybone
Day 19: Most over-hyped/biggest disappointment: Fear and loathin in Las Vegas
Day 20: The last Film you watched: Intouchables
Day 21: Favourite film in a foreign language: Le fabuleux destin d’Amélie Poulain
Day 22: Favourite Musical: Moulin Rouge!
Day 23: The Film you’ve watched the most: You’ve got m@ail
Day 24: Best War Film: Full Metal Jacket
Day 25: Favourite Historical Epic: The Lord of the rings
Day 26: Most boring Film: Tinker, Tailor, Soldier, Spy
Day 27: Favourite love story: Up
Day 28: Best Sci-fi Film: Star Wars
Day 29: Favourite animated Film: Wall E
Day 30: A Film you haven’t seen yet but want to: New York, I love you

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Ok, ce l’avete un rotolone Regina? Uno di quelli che non finiscono più su cui Dante compone la sua Commedia e il piccolo Mozart si diletta ad utilizzare a mo’ di pentagramma? Ecco, iniziate a srotolarlo al centro di una lunga strada dritta in mezzo a verdi prati, che ora lo riempio.
C’è una vagonata di film che non ho visto e vorrei/dovrei fare. Alcuni li vorrei vedere, ma non ora, altri devono ancora uscire o me li sono persi al cinema, ecc. Piano piano verranno debellati dalla lista alcuni titoli e se ne aggiungeranno almeno tre per ogni cancellatura. Ma non ci demoralizziamo!

Ora devo deciderne uno in particolare… Ad esempio c’è 50 e 50 (e forse vado stasera, dato che domani lo tolgono), o Tyrannosaur, o Mr. Nobody, o Luci della città, o The blair witch project, o The road, o Train de vie, o L’arte del sogno, o Nodo alla gola, o Gran Torino, o devo vedere Sherlock Holmes, [ma non il film di Ritchie, quello in cui l’investigatore combatte contro un dinosauro (ve l’ho linkato sennò non ci avreste creduto)]. Vada per…

New York, I love you di un-tot-di-registi

Avete presente questo film? Massì, il film corale del 2009, composto da diversi episodi, ognuno diretto da un regista differente e da attori vari? Non attori sconosciuti, facce celebri del cinema americano e internazionale. Avete capito? No? E ci credo! Perché questo benedetto film non è stato fatto uscire in Italia…
Che poi magari mi farà anche schifo, ma potrò deciderlo io? E c’è il mio piccolo Shia LaBeouf che non fa un altro film di Michael Bay ed è sempre un evento da celebrare (dannazione, i lo so che sei bravo, la vuoi smettere di recitare in film minchiosi?!?!?!)

Cito una recensione, anche perché, non avendolo visto, non posso dire molto:

Seguendo il racconto, frammentato in undici cortometraggi diretti da undici registi diversi, possiamo immergerci nella vita notturna della city attraverso le linee sotterranee della metro, perderci nei sobborghi del ghetto, passeggiare al lento ritmo dei passi di una coppia di anziani innamorati e tornare ragazzi per partecipare alla classica prom night, il ballo di fine anno del liceo. Proprio come avviene tra le strade di New York, le storie di questo film si intrecciano in maniera inaspettata, ma molto realistica, senza forzature narrative o eventi troppo “da cinema”.

Questa pellicola, o meglio, questo esperimento del tutto singolare, riunisce nello stesso topos narrativo una serie di registi di origine ebraica e asiatica con l’obbiettivo di raccontare l’America. La loro America, che ricorda quei racconti sbiaditi di alcuni turisti tornati da una vacanza, è un luogo magico dove milioni di esistenze si miscelano per comporre una realtà parallela. Non è la New York dei broker a Wall Street o dei pezzi grossi, ma è proprio quel gigantesco formicaio che ospita al suo interno milioni di piccole persone, piccole come formiche, che si muovono velocissimamente per spostarsi da un luogo all’altro. Proprio come questo film, dove le piccole storie vengono ambientate in undici quartieri diversi della città.

[…] Ciò che accomuna le storie, al di là del taglio registico molto moderno e dinamico, è il tema sentimentale. Il progetto Cities of love, inaugurato da Paris, je t’aim nel 2006, diffonde un messaggio universale d’amore che coinvolge cittadini di tutto il mondo, specialmente gli stranieri emigrati da lontano, per sottolineare come l’amore possa sbocciare in qualunque luogo, più forte di qualunque distanza culturale e sociale.

Anche se alla fine non mi piacesse particolarmente, ritengo che sia un film comunque interessante da vedere. I film corali non riescono sempre benissimo, ma questo è un po’ diverso.
Mi chiedo perché non sia stato distribuito qui. I nomi per attirare pubblico di tutte le fasce d’età ci sono. New York è una delle mete più sognate. Se hanno mandato al cinema due film corali di Garry Marshall (che, lo ripeto, trovo adorabile, ma come regista c’è di meglio), perché non ci si può provare anche con questo? Perché è più impegnato e alla gente non interessa? Mah, non ci scommetterei, ma non so niente di come vengono distribuiti i film, quindi parlo a vanvera…

Leggete un po’ di nomi e sicuramente ne troverete almeno un paio che vi interessano…

Episodio Jiang Wen

  • Regia: Jiang Wen
  • Sceneggiatura: Hu Hong, Yao Meng, Israel Horovitz
  • Attori principali: Hayden Christensen, Andy Garcia, Rachel Bilson

Episodio Mira Nair

  • Regista: Mira Nair
  • Sceneggiatura: Suketu Mehta
  • Attori principali: Natalie Portman, Irrfan Khan

Episodio Shunji Iwai

  • Regista: Shunji Iwai
  • Sceneggiatura: Shunji Iwai, Israel Horovitz
  • Attori principali: Orlando Bloom, Christina Ricci

Episodio Yvan Attal

  • Regista: Yvan Attal
  • Sceneggiatura: Olivier Lecot
  • Attori principali: Maggie Q, Ethan Hawke, Chris Cooper, Robin Wright

Episodio Brett Ratner

  • Regista: Brett Ratner
  • Sceneggiatura: Jeff Nathanson
  • Attori principali: Anton Yelchin, James Caan, Olivia Thirlby, Blake Lively

Episodio Allen Hughes

  • Regista: Allen Hughes
  • Sceneggiatura: Xan Cassavetes, Stephen Winter
  • Attori principali: Drea de Matteo, Bradley Cooper

Episodio Shekhar Kapur

  • Regista:Shekhar Kapur
  • Sceneggiatura: Anthony Minghella
  • Attori principali: Julie Christie, John Hurt, Shia LaBeouf

Episodio Natalie Portman

  • Regista: Natalie Portman
  • Sceneggiatura: Natalie Portman
  • Attori principali: Taylor Geare, Carlos Acosta, Jacinda Barrett

Episodio Fatih Akin

  • Regista: Fatih Akin
  • Sceneggiatura: Fatih Akin
  • Attori principali: Ugur Yucel, Shu Qi, Burt Young

Episodio Joshua Marston

  • Regista: Joshua Marston
  • Sceneggiatura: Joshua Marston
  • Attori principali: Eli Wallach, Cloris Leachman

Episodio Randall Balsmeyer

  • Regista: Randall Balsmeyer
  • Sceneggiatura: Hall Powell, Israel Horovitz, James C. Strouse
  • Attori principali: Emilie Ohana, Eva Amurri, Justin Bartha

Indicazioni per la visione:
Quando lo guarderò (sempre che riesca a reperirlo dopo il colpo dell’FBI di qualche tempo fa) vi darò indicazioni 🙂

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