Mettiamo da parte la pigrizia che si è accumulata durante le vacanze natalizie e rimbocchiamoci le maniche!
Un paio di mesi fa ho scoperto che c’era la possibilità di partecipare a un’iniziativa (dedicata più che altro alle mamme e ai loro bimbi) chiamata Regala un libro per Natale. In pratica – seguendo gli abbinamenti fatti dalle super-blogger che hanno organizzato il tutto – c’era la possibilità di donare un libro a un bimbo “sconosciuto” e di riceverne uno in cambio.
L’idea mi è piaciuta subito e quindi mi sono iscritta. Non come mamma, ma come maestra.
La direttrice ha dato l’ok e quindi ho avuto la possibilità di far partecipare i bambini alla faccenda. In effetti questa era una delle cose che mi premeva di più. Uno scambio risolto interamente da me sarebbe stato ugualmente bello, ma poter coinvolgere i miei bimbi (trentasette gnometti fra i due e i cinque anni) sarebbe stato tutt’altra cosa.
La domanda era: come fare? Ma qualche idea mi era già venuta…
Ho atteso il giorno in cui avrebbero pubblicato gli abbinamenti in fibrillazione. Ed ecco che scopro che la mia mamma è Francesca di Ma che hai messo su il caffè? (supermamma lettrice e superfotografa!)
Ci presentiamo e ci diamo qualche informazione sui bimbi che dovranno ricevere il dono.
Il suo Michele, di tre anni e mezzo, è un grande amante dei libri, ma non aveva mai letto quello che avrei voluto mandare, quindi potevo sbizzarrirmi.
Elmer l’elefante variopinto è l’amico dell’anno nella scuola dove lavoro quindi sapevo che tutti i bambini (io li tengo al pomeriggio e provengono da sezioni differenti) lo conoscevano ed erano affezionati a lui. Sarebbe stato perfetto!
Ma come dire a un gruppo di bimbi che dobbiamo fare un regalo a un altro bimbo mai visto, né conosciuto?
Beh, ci ha pensato Elmer!
Ed è così che è apparsa una lettera avvolta da un laccio arcobaleno, proprio nel posto dove ci mettiamo in cerchio a fare l’appello e cantare. Chi l’avrà mandata?
«È di Elmer!» mi dicono.
Che domande faccio? È ovvio! Con un laccio così superipercolorato, chi altro potrebbe essere stato?
Eh, sì… è proprio di Elmer. È lui a chiederci di mandare un libro a Michele, a cui leggere piace tanto tanto!
Che dite? Glielo mandiamo il libro?
«Sìììììììì!!!»
C’è anche un grosso foglio con un ritratto di Elmer completamente bianco. Bisogna colorarlo per bene e mandarlo a Michele.
Ho raccattato una sfilza di materiali per rendere Elmer il più colorato possibile. Un quadratino d’elefante per ogni bambino, ognuno lo decora a modo suo.
Raduno qualcuno dei bimbi grandi per aiutarmi a scrivere una lettera per accompagnare il libro. Cosa possiamo dirgli? Cosa ha di bello Elmer? Ci fa ridere.
Cosa possiamo chiedere a Michele?
«Come hai i capelli?» E si rispondono da soli… forse marroni, o forse gialli. E gli occhi? Forse azzurri come la bimba che se lo domanda. Perché a questo Michele bisogna pur dare un volto. È un bambino, ha sicuramente una faccia!
Un monello propone anche di scrivergli anche tutto il testo della canzone di Elmer. Lui la sa tutta, può dirmela. E già sente che Michele è suo amico [J. è un gran ruffiano, ma è proprio simpatico 🙂 ]
E così il libro è pronto, il poster pure, la lettera anche. Li lascio appesi un paio di giorni perché possano ammirare la loro opera d’arte e poi li spediamo.
In pochi giorni giungono a destinazione. Prima ancora arriva il libro da parte di Michele e mamma Francesca.
Non resisto alla tentazione di aprire il pacchetto prima di andare a scuola. Poi lo ri-sigillo per mostrarlo ai miei bimbi.
Lo leggiamo insieme. Si chiama Ci sono bambini e bambine. Parla di quanti tipi di bimbi ci sono, tutti diversi, proprio come noi!
Non è una storia, ma un elenco con illustrazioni carinissime e molto simpatiche. Dice, ad esempio, che “Ci sono bambine umide che piangono a dirotto…” “…e bambini talmente felici che buttano tutto per aria.” “Ci sono bambini trottola color argento vivo…” “…e bambine che stanno sempre sulle punte senza essere ballerine.”
«Io sono quella lì» dice una bimba, ammirando il disegno di alcune bimbette danzanti.
“Ci sono bambini che sentono in un libro l’odore più buono del mondo” “Ogni bambino ha la sua musica dentro… e troverà il modo di accordarla con il mondo.”
«La mia è Gangnam style!»
I bimbi hanno ascoltato e guardato le immagini… beh, quasi tutti 😉
Erano proprio incuriositi da questo libro particolare.
E sapete qual è stata la prima cosa che mi ha chiesto uno di loro quando l’abbiamo finito?
«Posso annusare il libro?»
Ringrazio mamma Francesca, mammamogliedonna e Madre creativa.
È stata una piacevole esperienza.
Magari ci rivediamo l’anno prossimo 😉